L’Italia tropicale: analisi e prevenzione del rischio idrogeologico

Intervista a Mirko Odepemko, AIB All Insurance Broker

E’ in continuo aumento il numero dei Comuni italiani a rischio di dissesto idrogeologico, conseguenza di un cambiamento climatico sempre più vicino alla tropicalizzazione. Ad affermarlo è stata la Coldiretti su dati della Eswd (European Severe Weather Database) la quale ha indicato che “in Italia 9 Comuni su 10 sono a rischio frane e alluvioni, conseguenza di un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono”. Soltanto nella scorsa estate nel territorio italiano si sono abbattute 700 tempeste, trombe d’aria e grandinate arrecando gravi danni economici all’agricoltura ma anche ad aziende, privati, condomini ed enti pubblici. Come difendersi e prevenire i danni causati da un forte evento atmosferico? Come si stanno tutelando i Comuni, le Regioni e i privati? E le Compagnie di Assicurazione come affrontano questo rischio? Lo chiediamo a Mirko Odepemko, Chief Distribution & Marketing Officer di AIB All Insurance Broker e CEO de ILBROKER.IT Srl.

Quale opinione hai in merito al DDL Cantiere Ambiente relativo al dissesto idrogeologico?

Sicuramente un’ottima opinione: la razionalizzazione, semplificazione e riordino delle norme in materia di salvaguardia del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico sono gli obiettivi. Credo che sia importante.  C’è un oggettivo ritardo nella progettazione da parte delle Regioni, abbiamo un tasso medio di spesa del 7% ed era giusto trovare una soluzione insieme alle Regioni ovviamente, ma instradandole maggiormente su una soluzione. Direi che questa è la risposta corposa, strutturata, sostanziale al dissesto idrogeologico e il tentativo di razionalizzare la normativa vigente in materia di dissesto idrogeologico in quanto, allo stato attuale, manca una legge quadro sul tema mentre vi sono numerose disposizioni frammentate e disarticolate all’interno di decreti legge e leggi ordinarie. Credo sia importante anche la creazione del manager Green che prende forma con il ddl. Vale a dire colui che presso la Pubblica Amministrazione è il referente dell’implementazione ambientale così come i NOS, i Nuclei di Supporto Operativo, figure tecniche che vengono attivate su richiesta delle Regioni. Vedremo a breve se la macchina operativa funzionerà perfettamente e se avrà bisogno di ulteriori ritocchi. Credo ci siano i presupposti per far bene.

Quale percezione hanno gli assicurati rispetto al rischio?

Gli assicurati hanno la percezione che gli intermediari gli trasmettono. Questo è quello che penso. Più le reti distributive sono mature e sanno trasmettere i rischi e la serenità di poter trovare una soluzione e più gli assicurati la percepiscono. Credo anche che la comunicazione di massa debba aiutare maggiormente questo percorso di crescita culturale degli assicurati.

Come AIB All Insurance Broker avete già delle proposte di polizza riguardo all’argomento?

Certo, noi di AIB come in qualsiasi settore cerchiamo di essere innovativi e sempre attenti a tutto ciò che sono le esigenze dei nostri clienti attuali o potenziali e, in molti casi, avendo un ottimo rapporto con le Compagnie assicurative cerchiamo di stimolarle verso nuove soluzioni. Le polizze in questo caso sono le tradizionali RC Inquinamento (per reati ambientali) polizze incendio con estensioni per danni causati dal mal tempo – quasi tropicale ormai – e, auspicabilmente, anche la Tutela Legale che diventa focale, in alcuni casi, soprattutto in ambito penale, affinché si possa avere la massima serenità nella difesa di ciò che si è fatto fattivamente per evitare o, quantomeno diminuire drasticamente, le problematiche causate da un evento.

Quanto ritieni siano importanti le misure preventive, come l’analisi del rischio, nella stesura di una polizza?

Sempre più fondamentale, sia per assecondare l’esigenza della normativa, che a mio avviso è un’opportunità di crescita nell’analisi reale del rischio per giustificare qualsiasi decisione per coprire i rischi dei propri clienti, ma soprattutto per avere un reale quadro scientifico e per far capire al cliente quali sono i reali rischi e le reali soluzioni che si possono mettere in campo.

Mirko Odepemko nato a Genova nel 1976, laureato in Giurisprudenza all’Università di Genova dove ha frequentato Master in Comunicazione e Relazioni Pubbliche. E’ autore di 10 libri di riferimento sul mondo bancario e assicurativo ed è fondatore del blog “Il Broker”che è diventato testata giornalistica telematica. Opera nel comparto assicurativo da oltre 13 anni ricoprendo vari ruoli all’interno del mondo agenziale, di brokeraggio e delle direzioni di Compagnie Assicurative con incarichi sempre più di prestigio. Oggi, oltre a essere influencer e Professore esterno dell’Università Partenope di Napoli è Chief Distribution & Marketing Officer di AIB e CEO de ILBROKER.IT srl.

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